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Verbascum
Nome botanico: Verbascum
Verbascum
Nome botanico: Verbascum
Descrizione
La verbascum è un genere noto all'essere umano da sempre e le cui specie, storicamente sono state impiegate nei modi più fantasiosi. Gli antichi Romani avvolgevano i fichi con le sue foglie fresche, per farli durare più a lungo, mentre con quelle essiccate producevano gli stoppini per le lampade ad olio. Successivamente questa pianta fu impiegata anche come carta igienica, poiché alcune specie sono ricoperte da una peluria piuttosto soffice e vellutata. Ed è proprio a questa peluria che si deve il suo nome latino Verbascum, che deriverebbe da "barbascum", cioè barba.
Specie di Verbascum
Verbascum 'Helen Johnson'
La verbascum 'Helen Johnson' è un genere noto all'essere umano da sempre e le cui specie, storicamente sono state impiegate nei modi più fantasiosi. Gli antichi Romani avvolgevano i fichi con le sue foglie fresche, per farli durare più a lungo, mentre con quelle essiccate producevano gli stoppini per le lampade ad olio. Successivamente questa pianta fu impiegata anche come carta igienica, poiché alcune specie sono ricoperte da una peluria piuttosto soffice e vellutata. Ed è proprio a questa peluria che si deve il suo nome latino Verbascum 'Helen Johnson', che deriverebbe da "barbascum", cioè barba.
Verbasco Porporino
Il verbasco Porporino è una pianta conosciuta dall'essere umano fin dall'antichità che ritroviamo anche negli scritti di Plinio. Le origini del suo nome sono illuminanti, proprio in senso letterale, dato che Verbascum deriva da due parole: "verga", con riferimento alla forma, e "brillare", che allude al fatto che questa specie veniva anticamente utilizzata per la produzione di stoppini per lucerne.
Verbascum 'Dark Eyes'
La verbascum 'Dark Eyes' è un genere noto all'essere umano da sempre e le cui specie, storicamente sono state impiegate nei modi più fantasiosi. Gli antichi Romani avvolgevano i fichi con le sue foglie fresche, per farli durare più a lungo, mentre con quelle essiccate producevano gli stoppini per le lampade ad olio. Successivamente questa pianta fu impiegata anche come carta igienica, poiché alcune specie sono ricoperte da una peluria piuttosto soffice e vellutata. Ed è proprio a questa peluria che si deve il suo nome latino Verbascum 'Dark Eyes', che deriverebbe da "barbascum", cioè barba.
Verbasco Licnite
Il verbasco Licnite è una pianta erbacea biennale che in Italia cresce sull'intero territorio tranne che in Puglia e sulle isole. Lo si può incontrare ai margini dei sentieri e nelle zone rocciose. Dai suoi fiori si può ricavare un olio essenziale.
Verbasco sinuoso
Il verbasco sinuoso cresce spontaneo su tutto il territorio italiano, soprattutto nelle aree vicino alla costa. È una pianta nota e usata dall'uomo fin dall'antichità: infatti, ne parlava già Ippocrate. Il nome del suo genere potrebbe derivare dal latino barbascum ("dotato di barba") in virtù della peluria che ricopre questa specie, mentre il nome specifico sinuatum è esplicativo della natura sinuosa delle foglie.
Verbasco Barbarastio
Il verbasco Barbarastio è una pianta biennale presente su tutto il territorio italiano e conosciuta fin dall'antichità. Si tratta di una specie che, secondo la Royal Horticultural Society, è ottima per attirare gli insetti impollinatori.
Verbasco nero
Il verbasco nero è una pianta erbacea diffusa nelle zone fredde e temperate dell'Europa. In Italia è presente su tutto il territorio tranne che nelle Marche e in Sicilia. Viene impiegato come pianta ornamentale, anche grazie alla facilità di mantenimento e alla sua fioritura che si può ammirare da metà primavera ad autunno inoltrato.
Verbasco di Boerhaave
Erba biennale, tomentosa. Ha steli di (30) 50-150 (200) cm di altezza, finemente angolari, semplici o, in grandi esemplari, ramificati nella metà inferiore, a volte molto robusti, con bianco-grigio, tomentoso-flocoso, ± denso alla base, deciduo, formato da ciocche di capelli che si ramificano in modo ribelle, di un marrone rossastro.
Verbascum olympicum
Verbascum olympicum si erge con un maestoso fusto ramificato che può raggiungere i 2 metri di altezza. Le sue foglie lanose stringono il fusto a un livello inferiore, fornendo una base robusta per le imponenti spighe di fiori giallo brillante che sbocciano in estate. Adattandosi al suo habitat naturale roccioso, verbascum olympicum prospera in terreni ben drenati e in pieno sole, dove il suo fogliame resistente alla siccità e la sua imponente statura possono essere apprezzati appieno.
Verbasco Falso Barbasso
Il verbasco Falso Barbasso è una pianta erbacea, conosciuta fin dall'antichità, che in Italia si può incontrare, in natura, lungo quasi tutta la penisola. L'appellativo "barbasso" nel nome comune deriva dal fatto che le foglie pelose di questa specie assomigliano a una barba. La "densa fioritura" che la caratterizza è invece all'origine dell'epiteto densiflorum nel nome scientifico (Verbascum densiflorum).
Verbasco bello
La pianta fiorisce in una grande pannocchia con molti rami fiancheggiati da fiori. Ogni fiore ha una corolla che misura 2 o 3 centimetri di larghezza con cinque petali gialli. Ci sono cinque stami ricoperti da lunghi peli bianchi al centro. Il frutto è una capsula lunga fino a 7 millimetri contenente molti semi.
Verbascum phoeniceum 'Temptress Purple'
La verbascum phoeniceum 'Temptress Purple' è un genere noto all'essere umano da sempre e le cui specie, storicamente sono state impiegate nei modi più fantasiosi. Gli antichi Romani avvolgevano i fichi con le sue foglie fresche, per farli durare più a lungo, mentre con quelle essiccate producevano gli stoppini per le lampade ad olio. Successivamente questa pianta fu impiegata anche come carta igienica, poiché alcune specie sono ricoperte da una peluria piuttosto soffice e vellutata. Ed è proprio a questa peluria che si deve il suo nome latino Verbascum phoeniceum 'Temptress Purple', che deriverebbe da "barbascum", cioè barba.
Verbascum chaixii 'Album'
La verbascum chaixii 'Album' è un genere noto all'essere umano da sempre e le cui specie, storicamente sono state impiegate nei modi più fantasiosi. Gli antichi Romani avvolgevano i fichi con le sue foglie fresche, per farli durare più a lungo, mentre con quelle essiccate producevano gli stoppini per le lampade ad olio. Successivamente questa pianta fu impiegata anche come carta igienica, poiché alcune specie sono ricoperte da una peluria piuttosto soffice e vellutata. Ed è proprio a questa peluria che si deve il suo nome latino Verbascum chaixii 'Album', che deriverebbe da "barbascum", cioè barba.
Verbasco Polline
Il verbasco Polline è una pianta erbacea biennale che in Italia è diffusa su tutto il territorio tranne che in Valle d'Aosta. In alcune zone del mondo, come in Colorado, è considerata una specie invasiva dannosa per l'agricoltura. I suoi fiori si possono ammirare per tutto il periodo estivo e i suoi semi, su un terreno ben drenato, possono rimanere attivi per più di 120 anni.
Verbasco di Chaix
Il verbasco di Chaix è una pianta erbacea perenne. Presenta delle foglie di colore verde scuro e dei bellissimi fiori. In Italia la si può incontrare sia a nord che a sud del Paese.
Verbascum 'Jackie'
La verbascum 'Jackie' è un genere noto all'essere umano da sempre e le cui specie, storicamente sono state impiegate nei modi più fantasiosi. Gli antichi Romani avvolgevano i fichi con le sue foglie fresche, per farli durare più a lungo, mentre con quelle essiccate producevano gli stoppini per le lampade ad olio. Successivamente questa pianta fu impiegata anche come carta igienica, poiché alcune specie sono ricoperte da una peluria piuttosto soffice e vellutata. Ed è proprio a questa peluria che si deve il suo nome latino Verbascum 'Jackie', che deriverebbe da "barbascum", cioè barba.
Verbascum phoeniceum 'Cotswold Queen'
La verbascum phoeniceum 'Cotswold Queen' è un genere noto all'essere umano da sempre e le cui specie, storicamente sono state impiegate nei modi più fantasiosi. Gli antichi Romani avvolgevano i fichi con le sue foglie fresche, per farli durare più a lungo, mentre con quelle essiccate producevano gli stoppini per le lampade ad olio. Successivamente questa pianta fu impiegata anche come carta igienica, poiché alcune specie sono ricoperte da una peluria piuttosto soffice e vellutata. Ed è proprio a questa peluria che si deve il suo nome latino Verbascum phoeniceum 'Cotswold Queen', che deriverebbe da "barbascum", cioè barba.
Verbasco Virgato
Il verbasco Virgato è una pianta erbacea che in Italia si può incontrare in alcune regioni settentrionali, sebbene sia molto rara. Si tratta di una pianta che cresce soprattutto nei siti ruderali e sui terreni disturbati, le cui caratteristiche più tipiche vengono descritte dal suo nome latino: l'appellativo Verbascum significa "barba" e si riferisce alle foglie ricoperte di peluria, mentre virgatum allude alla formai simile ad una "verga".
Verbasco a candelabro
Il verbasco a candelabro ha avuto largo utilizzo nelle epoche passate. Ad esempio, gli antichi Romani usavano i suoi fiori per produrre un colorante giallo e le foglie come stoppino. Questa pianta risulta tossica per il bestiame, ed è molto visitata dalle api.
Verbascum × hybrida 'Southern Charm’
La verbascum × hybrida 'Southern Charm’ è un genere noto all'essere umano da sempre e le cui specie, storicamente sono state impiegate nei modi più fantasiosi. Gli antichi Romani avvolgevano i fichi con le sue foglie fresche, per farli durare più a lungo, mentre con quelle essiccate producevano gli stoppini per le lampade ad olio. Successivamente questa pianta fu impiegata anche come carta igienica, poiché alcune specie sono ricoperte da una peluria piuttosto soffice e vellutata. Ed è proprio a questa peluria che si deve il suo nome latino Verbascum × hybrida 'Southern Charm’, che deriverebbe da "barbascum", cioè barba.
Verbascum 'Lavender Lass'
La verbascum 'Lavender Lass' è un genere noto all'essere umano da sempre e le cui specie, storicamente sono state impiegate nei modi più fantasiosi. Gli antichi Romani avvolgevano i fichi con le sue foglie fresche, per farli durare più a lungo, mentre con quelle essiccate producevano gli stoppini per le lampade ad olio. Successivamente questa pianta fu impiegata anche come carta igienica, poiché alcune specie sono ricoperte da una peluria piuttosto soffice e vellutata. Ed è proprio a questa peluria che si deve il suo nome latino Verbascum 'Lavender Lass', che deriverebbe da "barbascum", cioè barba.
Verbascum 'Sugar Plum'
La verbascum 'Sugar Plum' è un genere noto all'essere umano da sempre e le cui specie, storicamente sono state impiegate nei modi più fantasiosi. Gli antichi Romani avvolgevano i fichi con le sue foglie fresche, per farli durare più a lungo, mentre con quelle essiccate producevano gli stoppini per le lampade ad olio. Successivamente questa pianta fu impiegata anche come carta igienica, poiché alcune specie sono ricoperte da una peluria piuttosto soffice e vellutata. Ed è proprio a questa peluria che si deve il suo nome latino Verbascum 'Sugar Plum', che deriverebbe da "barbascum", cioè barba.
Verbascum giganteum
Erba biennale, senza rami, eretta da 100 a 150 cm e con una rosetta basale di foglie grandi. Di un colore grigio verde chiaro, l'intera pianta, compreso il frutto, è ricoperta da uno strato denso di peli stellati, che gli conferisce un tocco molto morbido. I fiori sono gialli e sono disposti in una punta lunga e densa.
Tassobarbasso
Verbascum blattaria L. è una specie erbacea, a ciclo biennale, con steli verdi. I fiori sono di colore giallo o rosa, portati alla cime dell'asse fiorale durante il secondo anno di vita della pianta. Le foglie sono, durante il primo anno, portate in rosetta basale e sono oblanceolate, glabre e con margini dentati.
Verbasco di sardegna
Verbasco di sardegna è un fiore selvatico che si trova in habitat secchi e rocciosi. I suoi fiori gialli sbocciano all'inizio dell'estate e attirano una varietà di insetti.
Verbasco
Il verbasco è anche comunemente chiamato tasso barbasso per via della fitta peluria che ricopre le sue foglie. Venne usato nell'iconografia cristiana tardo medioevale per simboleggiare l'albero genealogico di Gesù, a partire da Jesse, padre del re Davide, lo troviamo rappresentato ai piedi del san Giovanni Battista del Caravaggio. In virtù delle sue proprietà officinali è stato utilizzato per secoli per molteplici scopi.
Classificazione scientifica
Divisione
Piante vascolari Classe
Dicotiledoni Ordine
Lamiales Famiglia
Scrophulariaceae Genere
Verbascum 
Un botanico in tasca
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